mercoledì 8 aprile 2009
Contraddizioni
Domenica mattina ho fatto fatica. Ho corso 21.097 metri tutti d'un fiato, senza un minimo di allenamento (sul cronometro c'era ancora scritto 4h 18' 03'' di Dublino..). Mi fanno male le gambe, non volevo nemmeno andare. Eppure ti dà sempre quella sensazione di benessere alla fine, di soddisfazione. Di pensare "da oggi ricomincio ad allenarmi e a Settembre-Ottobre maratona". C'era tanta gente, bella giornata. Rovinata da quello che è successo nella notte. Siamo proprio un paese contraddittorio: tiriamo fuori il meglio di noi stessi nelle situazioni peggiori, con l'acqua (per non dire merda) alla gola, si vede il meglio di noi. Efficienti, eroici, altruisti e con gran cuore. Ma lo tiriamo fuori solo quando ci accorgiamo che non possiamo fare altrimenti? Si parla di previsioni di terremoti o di ricerca nel campo con zero fondi per approfondire l'argomento. Si parla di edifici antisismici che non hanno retto. Tutte solite polemiche all'italiana. Che lasciano il tempo che trovano. Rimane il silenzio, la polvere e il cuore.
 
pensato da Pier alle 11:59 | Permalink |


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