lunedì 29 giugno 2009
Nostalgia di...
Olanda-Germania. Alias rossi contro blu. Ghiacciolo (rigorosamente alla coca-cola) alle 4 con la cedrata. Ginocchia sbucciate. Tornei al martedì e al giovedì e attività il lunedì e il venerdì che ci andavamo a nascondere in cripta per non farle. Piscina il venerdì mattina che non ci si poteva tuffafe in piedi dallo scivolo e che il percorso dovevi farlo una alla volta e noi ci salivamo in 15 contemporaneamente. E l'acqua fuori era freddissima. Il Mercoledì la gita che se non c'avevi voglia di andarci si andava in oratorio a giocare dalle 9 alle 18 a calcio con una sola pausa per la merenda. 5 castelli, castellone, bandiera incrociata, sparviero, calcio bagnato, calcio senza palla, baseball, con i pischelli di ora e anche i ragazzi di 20 anni che pensano che ne sanno ma non hanno mai fatto uno di questi giochi nei primi anni 90 quando i responsabili erano i nemici e ti ammazzavano se non vincevi. Noi siamo imbattibili. La serata finale che per noi era come la finale dei mondiali e piangevi tutto il giorno dopo se non vincevi. Oppure ti esaltavi tantissimo se arrivavi primo. Le sfide con Biumo e le conseguenti risse. Il Bè che alzava uno di loro e lo scaraventava a terra. I jeans strappati che erano fighi. La Casoli che c'avevi paura quando faceva l'arbitro. Daniele Peri che correva più veloce di Usain Bolt. Bonavetti e Ligori che se ce li avevi in squadra a calcio vincevi il torneo. E speravi sempre che non pioveva il giorno del torneo se no andavi in cripta a fare le scivolate come quando andavamo a catechismo durante l'anno. Il giocare a calcio dalle 13.30 e quando poi alle 14 c'era la preghiera nascondevi i palloni così li ritrovavi dopo e potevi giocare. I gavettoni che quando erano troppi chiudevano l'acqua e non si poteva nemmeno bere. Gli arbitri che facevano vincere sempre i gialli. E io ero nei rossi. Gli arbitri che facevano vincere sempre i verdi. E io ero l'arbitro. In terza media ero il più forte di tutti, mi hanno messo nei gialli e abbiamo vinto. Le mille lire che le tenevo nelle calze e quando alle 4 le tiravo fuori erano sudatissime (ora i bambini viaggiano con 20 euro). Telefonini??? Al massimo i bigliettini che lasciavi nello zainetto della ragazzina che ti piaceva e lei ti diceva di sì e il giorno dopo ti diceva che gli piaceva un altro e a te già te ne piaceva un'altra. Il rimanere fino alle 18.30 a giocare a calcio o a limonare sul campo da pallavolo (ma era un lusso di pochi grandicelli). Il venire su in bici e tornare giù in bici che pedalavo fortissimo in discesa. L'oratorio serale che ora manco sanno cos'è. Il torneo di paletto misto (inventato da noi cazzo) e che vincevano sempre Daniele e Marchino Moretti. La mitica sfida Albania-Italia vinta da noi. Le vacanze con l'oratorio a S.Gimignano o a Pieve che eravamo in 60 e ci gasavamo tantissimi con gli scherzi, i battesimi e le storie di paura del Lele di notte.
Nostalgia. Tanta
"Punta in alto, dai
e non fermarti mai
è un segreto che pian piano capirai
e se grinta hai il posto tuo è fra noi
meraviglie scoprirai con gli occhi tuoi"
 
pensato da Pier alle 16:00 | Permalink | 12 comments
Sono fuori
In questi giorni mi inalbero facilmente (e quando mai??). A volte mi viene voglia di spaccare qualcosa. Di prendere una mazza da baseball e randellare. Bombardato da ogni dove. Continue sollecitazioni. Uno cerca di mantenere la calma, ma proprio non ce la fa. Sarà che di natura non sono particolarmente tranquillo anche se, nonostante le apparenze, di pazienza ne ho tanta. Si ingoiano tanti rospi belli grossi. Però la pazienza poi finisce. E quindi mi trovo in una condizione totalmente instabile. Mi sono semplicemente rotto i coglioni. Piccole e grandi delusioni. Per fortuna intervallate da sorrisi e risate sincere.
Allora si scatena l'ironia, quella genuina e un pò amara. Di battute ce ne sarebbero a miliardi. Di motivi di discussione ancora di più. Ma non porterebbero a niente. Io sono comunque in torto. Sono cattivo. Sono "sbagliato". Non politicamente corretto. Io sono comunque fuori. Fuori da ogni discussione.
Come al solito l'essere umano è al tempo stesso semplicissimo e complicatissimo. Non bisogna giudicarlo perchè nessuno può essere nella testa di un altro. Io mi limito a considerare i fatti che mi portano a camminare comunque sia a testa non alta, altissima.
"Sono fuori sono sono fuori
come gli agricoltori quando raccolgono i pomodori
Sono fuori sono sono fuori
come un vaso di fiori signore e signori"
 
pensato da Pier alle 10:35 | Permalink | 0 comments
giovedì 25 giugno 2009
Adesso Basta!!!
-End of patience-
Quando ci vuole ci vuole...

 
pensato da Pier alle 16:32 | Permalink | 1 comments
lunedì 22 giugno 2009
Si ricomincia...
Dopo mesi di inattività o quasi, ieri ho ricominciato. Sul serio. Con la testa e con le gambe. Tanti, troppi punti interrogativi. Incomprensioni, polemiche, incongruenze. Mi sono allenato tanto da solo l'anno scorso e lo farò pure stavolta. Per me era e sarà tutto di testa come la gara corsa per 4 ore e passa in solitaria. Tutto fa sicuramente scendere la voglia e le motivazioni, già non a livelli siderali. Ma chissene. La sfida sarà ancora più accattivante. La meta è scelta, o quasi, o forse no. Sembra 4 mesi di tempo. Più dell'anno scorso. Con una maratona in più nelle gambe. Pizzico di esperienza. Il mio traguardo dice migliorarmi quindi scendere sotto le 4h e 18'. Scendere sotto le 4h sarebbe magnifico. Il tempo è poco, la forma non ottimale anche se facilmente migliorabile. Dipende tutto solo da me. E, se ce la farò, sarò ancora più orgoglioso di me stesso.

 
pensato da Pier alle 10:47 | Permalink | 1 comments
mercoledì 17 giugno 2009
Sig. Rossi
Nessun Cristiano Ronaldo.. mi accontenterei di un anonimo Sig. Rossi.....
 
pensato da Pier alle 09:32 | Permalink | 0 comments
mercoledì 10 giugno 2009
Capolinea
L'avevo intuito mesi fa (nonostante qualche miope critica). Anzi, molto prima. Saranno come minimo due anni, da quella benedetta e maledetta champions vinta. Croce e delizia perchè ha fatto la fortuna di Berlusconi e Galliani. "Abbiamo vinto, siamo i più forti, non spendiamo più un euro, anzi al massimo vendiamo". All'inizio tutti a dire "Ma va, siamo campioni del mondo". Poi a storcere il naso per Shevchenko e Emerson. Poi come dei boccaloni (me compreso) a esaltarci per Ronaldinho. Ma ci abbiamo creduto perchè in 20 anni il Silvio c'aveva sempre soddisfatto (almeno in questo) e mai deluso. Invece loro tramavano. Bugie e fiducia tradita. Bugie sul Milan, bugie sui tifosi, bugie su Kakà, bugie su tutto. E ora hanno fatto l'autogol più grande di tutti. Perchè non solo indeboliscono la squadra di un campione unico (a proposito, anche lui non è esente da colpe... se uno ama il Milan non lo lascia visto che guadagna 10 milioni netti all'anno, la crisi è la scusa più patetica che potessi sentire). Ma tradiscono la fiducia dei tifosi. Che sono il vero patrimonio del Milan. Perchè eravamo l'unica squadra ad avere un cuore. La Juve dopo lo scandalo non è la stessa e l'Inter, beh in quanto a cuore, a bandiere, fa solo ridere. Ecco, stiamo diventando peggio di loro. Peggio perchè (questa è la mia speranza) lasceremo vuoti gli spalti. Perchè io non sono una MERDA interista, e non me ne fotte niente di tifare una squadra senza bandiere, senza cuore, senza identità. Una squadra "aziendale" che serve a ripianare chissà quali bilanci. Io sono ancora rosso e nero come lo ero a 5 anni con Van Basten e Gullit. E finchè non tornerà quello spirito, il vero tifoso milanista si asterrà dal tifo.
Vergognatevi, avete tradito l'anima del diavolo. E le conseguenze saranno durissime...
 
pensato da Pier alle 12:58 | Permalink | 1 comments
sabato 6 giugno 2009
ABB bene..
Ennesimo nuovo inizio. Cauto. Prudente. Non mi voglio sbilanciare visti i precedenti. Le sensazioni positive mi suggeriscono di farlo, ma rimango ancora sulle mie. Orari buoni, lavoro interessante, ambiente "easy". Tutto vero. Ma l'anima da "zoccola" potrebbe uscire in qualsiasi momento. Quindi freno tirato.
Per ora va tutto abb bene...
 
pensato da Pier alle 14:03 | Permalink | 0 comments
giovedì 4 giugno 2009
Curva di merda
Insultate Maldini, la storia del Milan, un colosso del calcio, l'unica bandiera rimasta. E poi avete il coraggio di andare sotto la sede del Milan a protestare per le voci su Kakà??? Non ho parole... Anni spesi in curva a fianco a tifosi del genere!!

E sul sito della gazzetta intervistano pure il barone... ma stiamo veramente scherzando?? Perchè non venite a intervistare un tifoso qualunque che non ha il tempo di andare di giorno in via Turati perchè deve lavorare??

Avrete anche ragione perchè la società Milan ormai non esiste più e si sta coprendo di ridicolo (tra l'altro mossa poco furba del Silvio prima delle elezioni...). Ma dopo quello che avete fatto al Capitano per me potete andare tutti affanculo
 
pensato da Pier alle 23:14 | Permalink | 0 comments
lunedì 1 giugno 2009
Tristi addi e nuovi inizi
Mamma mia. Tutto di botto, in un colpo solo. Se ne vanno due colossi. Due miti. E' come se fossi stato via mille anni e al mio ritorno avessi trovato tutto diverso come se non fosse mai stato così. Invece mi basta stare via una sola settimana e scoprire che Paolo Il Capitano Maldini ha smesso. Stavolta è vero. Sul serio. Venticinqueanni rosso e nero. Praticamente da prima che mi innamorassi del Milan. Ha giocato con chiunque: Van Basten, Gullit, Baresi, Rijkaard, Papin, Savicevic, Massaro, Shevchenko, Kakà... e con Carletto Ancelotti.
E' stato un simbolo, in tutti i sensi. E vedere (per fortuna non dal vivo se no ammazzavo qualcuno) quei quattro teste di cazzo di tifosi ricoprirsi di vergogna nel giorno del suo addio è tristissimo. Che la Curva Sud assomigliasse sempre di più alla curva Nord delle Merde è stato chiaro da quando si è sciolta la Fossa dei Leoni. Ma che arrivassero a tanto non ci credevo. Non andrò MAI più in quella curva. E' finita. Non posso condividere il posto allo stadio per tifare la mia squadra con degli imbecilli che sono lì solo perchè non hanno un cazzo da fare. Vergognatevi e spero che i veri tifosi vi lascino da solo, brutte teste di cazzo!!!
Per fortuna che negli occhi rimangono scudetti, coppe campioni, supercoppe, coppe intercontinentali che questo mostro del calcio ci ha regalato. Amato e rispettato da avversari e compagni, un mito! Mi scende una lacrimuccia perchè senza di lui non sarà più la stessa cosa..grazie Paolo! E te ne vai nello stesso giorno di un altro mito. Di quel Carletto che in 8 anni da allenatore ci ha regalto 2 champions, uno scudetto e un Milan che è assomigliato tantissimo al fantastico Milan di Sacchi, quello in cui lui giocava. Giusto così, forse. Da grande qual'è (vedi invenzione di Pirlo, dell'Albero di Natale, di talenti come Pato e Kakà) ha capito che il ciclo è finito. Forse lo seguiranno Pirlo e Seedorf. Forse lascerà anche qualcun altro. E allora si guarda avanti con speranza e con timore. Perchè Leonardo è un altro milanista dentro ma gli manca l'esperienza. Perchè Kakà non si sa se rimane, perchè, visti gli ultimi anni, non si sa quali e quanti investimenti farà la società. Senza dubbio una cosa è certa: senza questi due qua sarà tuttp diverso.
 
pensato da Pier alle 12:18 | Permalink | 2 comments