Nostalgia di...
Olanda-Germania. Alias rossi contro blu. Ghiacciolo (rigorosamente alla coca-cola) alle 4 con la cedrata. Ginocchia sbucciate. Tornei al martedì e al giovedì e attività il lunedì e il venerdì che ci andavamo a nascondere in cripta per non farle. Piscina il venerdì mattina che non ci si poteva tuffafe in piedi dallo scivolo e che il percorso dovevi farlo una alla volta e noi ci salivamo in 15 contemporaneamente. E l'acqua fuori era freddissima. Il Mercoledì la gita che se non c'avevi voglia di andarci si andava in oratorio a giocare dalle 9 alle 18 a calcio con una sola pausa per la merenda. 5 castelli, castellone, bandiera incrociata, sparviero, calcio bagnato, calcio senza palla, baseball, con i pischelli di ora e anche i ragazzi di 20 anni che pensano che ne sanno ma non hanno mai fatto uno di questi giochi nei primi anni 90 quando i responsabili erano i nemici e ti ammazzavano se non vincevi. Noi siamo imbattibili. La serata finale che per noi era come la finale dei mondiali e piangevi tutto il giorno dopo se non vincevi. Oppure ti esaltavi tantissimo se arrivavi primo. Le sfide con Biumo e le conseguenti risse. Il Bè che alzava uno di loro e lo scaraventava a terra. I jeans strappati che erano fighi. La Casoli che c'avevi paura quando faceva l'arbitro. Daniele Peri che correva più veloce di Usain Bolt. Bonavetti e Ligori che se ce li avevi in squadra a calcio vincevi il torneo. E speravi sempre che non pioveva il giorno del torneo se no andavi in cripta a fare le scivolate come quando andavamo a catechismo durante l'anno. Il giocare a calcio dalle 13.30 e quando poi alle 14 c'era la preghiera nascondevi i palloni così li ritrovavi dopo e potevi giocare. I gavettoni che quando erano troppi chiudevano l'acqua e non si poteva nemmeno bere. Gli arbitri che facevano vincere sempre i gialli. E io ero nei rossi. Gli arbitri che facevano vincere sempre i verdi. E io ero l'arbitro. In terza media ero il più forte di tutti, mi hanno messo nei gialli e abbiamo vinto. Le mille lire che le tenevo nelle calze e quando alle 4 le tiravo fuori erano sudatissime (ora i bambini viaggiano con 20 euro). Telefonini??? Al massimo i bigliettini che lasciavi nello zainetto della ragazzina che ti piaceva e lei ti diceva di sì e il giorno dopo ti diceva che gli piaceva un altro e a te già te ne piaceva un'altra. Il rimanere fino alle 18.30 a giocare a calcio o a limonare sul campo da pallavolo (ma era un lusso di pochi grandicelli). Il venire su in bici e tornare giù in bici che pedalavo fortissimo in discesa. L'oratorio serale che ora manco sanno cos'è. Il torneo di paletto misto (inventato da noi cazzo) e che vincevano sempre Daniele e Marchino Moretti. La mitica sfida Albania-Italia vinta da noi. Le vacanze con l'oratorio a S.Gimignano o a Pieve che eravamo in 60 e ci gasavamo tantissimi con gli scherzi, i battesimi e le storie di paura del Lele di notte.
Nostalgia. Tanta
"Punta in alto, dai
e non fermarti mai
è un segreto che pian piano capirai
e se grinta hai il posto tuo è fra noi
meraviglie scoprirai con gli occhi tuoi"
Cazzo le scivolate in cripta... sto ancora ridendo!