martedì 29 settembre 2009
A Settembre...
Mese denso e allo stesso tempo vuoto. Finite le ferie troppo presto, il lavoro continua con la stessa routine. Ormai ero pronto psicologicamente per il Congo: rinviato. Ora si parla di Algeria: staremo a vedere. Dormo poco, pochissimo. Ma non accetto di "non vivere" durante la settimana quindi chissene. Maratona sfumata. O meglio accantonata. Niente testa. Cause? Tante e nessuna: poca convinzione, poco allenamento o meglio interruzione prematura. Poco accordo sul dove come quando. Il sogno? NY 2010. Se si fa mi alleno un anno, cazzo!! Ripartito il campionato con qualche piacevole sorpresa (quattordicesimo sorriso): vittorie e pure gol: che sia l'anno buono? Sempre più convinto che il calcio sia indispensabilmente una valvola di sfogo per buttare fuori tutte le tossine. Weekend: uno londinese per andare dal disperato che mi lascia a bocca aperta per il suo inglese. Good job, direi (mezzo sorriso perchè l'altra metà è rimasto a Malpensa, vero schiz?). Altro weekend di festeggiamenti: mangiato tanto, regalato qualche sorriso e qualche nuova convinzione (altro mezzo sorriso e siamo a 15). Weekend che ormai non comprende più il rosso e il nero: spero quasi quasi che finisca con Galliani che faccia come Farina nella foto, dopo la retrocessione. Vergognosi. Avrò più tempo libero. In un attimo sta passando anche il 2009. Sempre alla ricerca di qualcosa. Sta sensazione ce l'ho perennemente. Stimolo o malcontento? Staremo a vedere
 
pensato da Pier alle 10:25 | Permalink | 2 comments
lunedì 7 settembre 2009
Ecco perchè!!
Mi sono improvvisamente ricordato per quale motivo non volevo più farlo.
Ho detto: "Ma sì, riproviamo". Incoraggiato da qualcuno, l'ho accontentato. Anzi, l'ho incoraggiato a mia volta e l'ho coinvolto.
E ho visto che niente è cambiato. Anzi, sono cambiate tante cose ma non nel senso in cui avrei voluto.
Tutto il mondo è paese. Il "diverso" si manifesta anche dentro la stessa comunità, seppur piccola. La "chiusura" è simbolo di paura. Di difficoltà. Di mancanza di idee e di scetticismo.
Sicuramente sarà anche colpa mia: pigrizia, accidia, poca voglia di dare soddisfazioni alla gente. Il fiume andava arginato, contenuto, quando si era in tempo. Adesso no. Ora mi limiterò a cambiare percorso.
Al solito:
Sono fuori,
sono sono fuori,
come gli agricoltori quando raccolgono i pomodori
Sono fuori,
sono sono fuori
come un vaso di fiori, signore e signori
 
pensato da Pier alle 13:41 | Permalink | 2 comments